sabato 17 febbraio 2024

"Per amare il Libano, lo devi guardare col cuore..."

 Ad agosto decidiamo di fare una settimana fuori dal Kuwait, cerchiamo un po’ di voli e la nostra ricerca ci porta in Libano!





Arriviamo a Beirut con volo diretto intorno a mezzogiorno, il nostro autista ci sta aspettando agli arrivi.

Dopo esserci informati sulla situazione nel paese e viste le raccomandazioni anche sul sito “viaggiare sicuri”, abbiamo deciso di fare un tour appoggiandoci ad un’agenzia locale (Lebanon Local Tours).

La situazione in questa parte di mondo non può certo definirsi stabile e può mutare repentinamente. Informarsi, da più fonti, è opportuno fino al giorno prima della partenza.




Abbiamo girato il Libano in un periodo tranquillo, tanto che avremmo potuto decidere di affittare un’auto e andare in autonomia, ma in realtà avere con noi una persona del posto è stato utile e interessante. Una precauzione e una comodità che possiamo consigliare.

Dopo una settimana in giro per Beirut e per il resto del paese, possiamo dire che non abbiamo avuto nessun problema e possiamo affermare che la gentilezza e la disponibilità delle persone che abbiamo incontrato sono state sensazionali!

Il nostro giro prevedere diverse tappe:

·        Beirut e dintorni

·        un soggiorno al sud a Tyre, passando per Sidona

·        Byblos

·        Tripoli e Batroun.

 

11 – 13 agosto Beirut

Soggiorniamo in un hotel in zona Hamra, un’area abbastanza movimentata, con negozietti e ristoranti, non troppo lontana dalla corniche, il lungomare.




Come prima cosa, esploriamo la città. Raggiungiamo a piedi il lungomare e ci dirigiamo a Downtown, dove è stato creato un souq moderno e dove ci sono i palazzi governativi.







Restiamo subito spiazzati, la zona è bellissima. Edifici caratteristici, porticati, i resti di cardo e decumano romani, chiese e moschee…ma è tutto completamente deserto!







Negozi e ristoranti abbandonati, ingressi alle vie del centro con guardie e sbarramenti, pochissime persone in giro.

Questo è il risultato della grave crisi economica che sta attraversando il paese dal 2019. L’esplosione nel porto e poi il COVID hanno lasciato tracce indelebili, proprio quando il Paese stava rialzandosi dopo i devastanti decenni che si era ormai lasciato alle spalle.

Arriviamo fino a piazza dei Martiri e scattiamo un po’ di foto al monumento simbolo della triste storia libanese.







Il giorno successivo la nostra guida, Harake, viene a prenderci in hotel e inizia così il nostro tour del Libano. Prima tappa Deir El Qamar, un paesino molto caratteristico che vanta ancora molti edifici storici. Era la residenza dei governatori ottomani del Libano. Oggi è possibile vedere la fortezza-palazzo che si affaccia sulla piazza principale, la moschea e la sinagoga del XVII secolo.







Seconda tappa: Beiteddine Palace. Oggi residenza estiva del presidente della Repubblica libanese, questo palazzo fu edificato nei primi del XIX secolo, nato come residenza e luogo di sepoltura dell’Emiro. Attraversiamo il grande cortile ed entriamo. L’architettura è quella tipica araba, con balconate e facciate decorate. Le stanze sono ornate con mosaici, marmi e mobili antichi, davvero una bella visita!





La guida ci porta quindi alle grotte di Ain w zain, un importante sito scoperto nel 2003. Ci addentriamo accompagnati da una ragazza che ci mostra le bellezze che la natura ha creato in centinaia di anni. Un giro interessante di cui abbiamo delle fotografie decisamente carine!






La tappa successiva è alla foresta dei cedri: la riserva di Al Shouf. Si tratta di un parco molto grande in cui è possibile fare anche diversi trekking in mezzo ai cedri. Ci addentriamo nella foresta e camminiamo in mezzo a questi bellissimi alberi, la temperatura è piuttosto alta anche qui, così la nostra camminata non si dilunga molto.






I sentieri comunque sono molto belli e ben segnalati.




Tornando verso valle ci fermiamo al Moussa Palace, un castello in stile medievale che oggi raccoglie una collezione di spade e una riproduzione di villaggio tipico libanese.

Torniamo a Beirut nel primo pomeriggio e Harake ci porta a mangiare un falafel sandwich formidabile! Secondo lui il migliore di Beirut e in effetti è davvero squisito!

 

14 – 15 agosto Sud e Beirut

Il mattino seguente Harake ci aspetta puntuale sotto il nostro hotel. Si parte alla volta del sud del paese.


Prima tappa Sidone a 40 chilometri da Beirut, città portuale di origini antiche, in passato importante insediamento fenicio.



Visitiamo il castello del mare su un isolotto del porto, dove si presume che prima ci fosse un tempio fenicio. È collegato alla terraferma con un ponte. Passeggiamo tra le torri ed entriamo nella grande sala.



Lasciato il castello, Harake ci accompagna in giro per il souq. Un bel giro tra viuzze strette, negozi e botteghe, persone che si accalcano. Visitiamo la fabbrica di saponi, dove impariamo come si produceva quello fatto con l’olio di oliva e scopriamo che il procedimento è lo stesso anche in sud Italia, anche mia nonna lo faceva nello stesso semplice modo!









Dopo Sidone andiamo a visitare Maghdouché, il luogo dove si trova un santuario mariano, di rito ortodosso melchita: la chiesa di Nostra Signora dell'Attesa.



Secondo la leggenda, in occasione del viaggio di Gesù nella regione di Tiro e Sidone, Maria lo accompagnò ma poiché secondo la legge ebraica le donne non potevano viaggiare assieme agli uomini, decise di precederlo e attese l’arrivo del figlio nelle caverne della zona, dove oggi sorge il santuario.


Ripartiamo in direzione Tyre, l’antica città fenicia dove alloggeremo per una notte.

Dopo aver lasciato i nostri bagagli in hotel nel quartiere Al Mina, Harake ci accompagna all’ippodromo, patrimonio UNESCO.







Questo sito archeologico romano, risalente al II sec. d.C., è l’ippodromo più grande e meglio conservato del mondo. Ci si arriva percorrendo il cardo principale tra una vasta necropoli e vari reperti archeologici.









Ci facciamo poi lasciare sul lungomare dove decidiamo di pranzare a base di pesce.




Nel pomeriggio passeggiamo per le vie del souq, esploriamo Al Mina e visitiamo il piccolo porticciolo. Infine andiamo al sito archeologico che si trova in centro città. Un altro sito bellissimo in cui è possibile passeggiare tra colonnati, archi di trionfo, antiche terme. Un vero spettacolo a ridosso del mare!


Optiamo per il pesce anche a cena. Andiamo a Le Phenicien nel porticciolo antico. Assaggiamo diversi piatti, tutti particolari e buoni. Spesa totale circa 80 dollari.



Il mattino successivo, dopo la nostra corsa sul lungomare, ci rilassiamo un po’ sulla terrazza dell’hotel.


Nel primo pomeriggio vengono a riprenderci per tornare a Beirut.



Cena a Zeituna Bay, un bel porticciolo turistico super moderno e pieno di bei locali.







16 – 17  agosto – Jeita, Byblos, Tripoli, Cedars of God, Batroun

Herake viene a prenderci in hotel per un tour insieme ad altri turisti.

Prima tappa ad Harissa, un santuario mariano e luogo di pellegrinaggio, dedicato alla Beata Vergine Maria, patrona del paese.


Visitiamo questo luogo sacro e poi scendiamo con la teleferica alla città Jounieh.

Ripartiamo e raggiungiamo le grotte di Jeita.

Si tratta di due grotte calcaree carsiche separate, ma interconnesse, che si estendono per una lunghezza complessiva di quasi 9 chilometri. La grotta inferiore fu scoperta nel corso dell’800 e può essere visitata solo in barca lungo il fiume sotterraneo. Le gallerie superiori vennero scoperte nel 1958 e oggi sono accessibili con un tunnel e una serie di passerelle.

La visita lascia davvero senza parole, uno degli spettacoli più incredibili della natura. Le camere si aprono nel loro più grande splendore! Si è nel cuore di milioni di anni, in un ambiente creato dalla grandiosità del nostro magnifico pianeta.

Non si possono scattare fotografie e forse è meglio così.

Ci si gode al massimo la visita immersi in una bellezza, che sarebbe comunque impossibile catturare nella propria grandiosità. Le immagini rimarranno impresse nei nostri occhi.

Lasciate le grotte raggiungiamo l’antichissima Byblos, con i suoi settemila anni di storia.



La città, dichiarata dall’Unesco «patrimonio dell’umanità», fu fondata circa settemila anni fa e questo insediamento vide transitare ed insediarsi praticamente tutte le popolazioni del Mediterraneo.

Da qui passarono assiri, babilonesi, egizi, greci, fenici, romani, mamelucchi, ottomani…

Oggi è possibile visitare il porto antico, la città antica piena di rovine e il castillo, costruito durante il periodo delle Crociate che offre anche una vista panoramica sulla città e sul mare.


Facciamo un bel giro dei siti e del souq e pranziamo in un ottimo ristorantino del centro.





Visitiamo anche la cattedrale di San Giovanni Battista e vediamo la moschea.


Alloggiamo in un hotel sulla costa, bellissima la vista dal balcone della camera.

















Per cena optiamo per un ristorantino vicinissimo all’hotel e praticamente in spiaggia, mangiamo dell’ottimo pesce spendendo davvero pochissimo!



Nuovo giorno, nuovo giro!

Harake ci accompagna a Tripoli, la zona più “musulmana” del paese.

Arrivati in città, ci fermiamo subito da Hallab, la pasticceria più famosa del paese dove gustare la Kunafeh, un dolce tipico a base di formaggio e pasta kataifi.










Dopo aver parcheggiato, Harake ci accompagna nel souq. Qui facciamo una passeggiata stupenda tra vicoli, negozi di ogni genere, colori e odori.

Vediamo la gente del posto che, come ogni giorno, va a fare le compere nel cuore della città.

A Tripoli visitiamo probabilmente uno dei più bei souq mai visti prima. Rimaniamo affascinati da questo enorme “mercato”, il vero volto della città, la sua essenza e la sua anima. Per noi che amiamo i mercati, questo è davvero un sogno!








Finito il giro del souq, ripartiamo alla volta del parco Cedars Of God!


Il parco dei celebri cedri del Libano, con alberi pluricentenari!








Seguiamo il percorso di trekking all’interno del parco, molto semplice e nemmeno troppo lungo. Questi alberi sono meravigliosi, alcuni davvero giganteschi e maestosi, altri invece piantati da poco.






Un posto spettacolare!

Finita la nostra passeggiata nel parco, Harake ci porta attraverso la Qadisha valley fino alla French Room, un punto in cima alle montagne, da cui si gode di una vista superlativa sulle vallate circostanti.





Poi andiamo fino al Jita point da cui invece si può ammirare tutta la Qadisha valley.



Ultima tappa di oggi. Un monastero letteralmente incastonato nella valle, costruito diversi secoli fa a ridosso della parete della valle, in simbiosi con la natura. Visitiamo la chiesa e le stanze del monastero.





Raggiungiamo nel primo pomeriggio Batroun, dove passeremo la notte.






Harake ha prenotato per noi un appartamento davvero carino nel centro della cittadina.

Batroun è la zona più turistica del paese, una cittadina che si sviluppa sulle sponde del mare, con un centro delizioso, viuzze piene di locali e ristoranti e tanti, tanti turisti!







Passiamo il resto della giornata a gironzolare.

 

18 – 19 Agosto – valle di Beqaa, Baalbeck, Beirut

Gli ultimi due giorni in Libano li dedichiamo alla valle di Beqaa e agli ultimi posti che ci mancano di Beirut.

La valle di Beqaa che si estende tra Libano e Siria, è una vallata fertile e verde.

La nostra prima tappa è Anjar, un’antica città omayyade, fondata intorno al 700 sulla strada che collega Beirut a Damasco.




Visitiamo il sito archeologico, un insediamento fortificato e cinto da mura, con cardo e decumano che dividono l'area urbana in quattro settori identici. La città comprendeva anche terme e botteghe. Da vedere i resti di due palazzi con arcate e fregi in pietra.

Ripartiamo in auto e ci fermiamo in una cava dove si può vedere una pietra gigante, lunga 21 metri, larga 4,8 e alta 4, che probabilmente era destinata ad essere il basamento di uno dei tanti templi di Baalbek.

Ripartiamo per il sito di Baalbeck.





Antica città fenicia dedicata al dio Baal, dio della vita e della fertilità, venne poi conquistata dai Romani che ne fecero un tesoro architettonico. Oggi è uno dei siti più famosi del mondo romano e un modello di architettura romana del periodo imperiale. Si tratta di una acropoli di proporzioni gigantesche. Templi, scalinate, colonne altissime…una vera meraviglia.






Il tempio di Giove, di cui ne restano solo le colonne, doveva essere il tempio più grande mai costruito dai romani.







Poco lontano il magnifico tempio di Bacco, di cui è possibile ancora ammirare, in alcune parti, il soffitto dell’epoca. Una vera perla che fa rimanere senza parole.





Probabilmente uno dei più bei siti romani mai visitati!!


Finita la visita, la guida ci accompagna a pranzo. Ci fermiamo da Laakis Farm dove assaggiamo un piatto tipico, le sfiha: delle pizzette ripiene di carne. Davvero ottime!


Dopo pranzo ci spostiamo a Ksara, dove andiamo a visitare una cantina.



Una ragazza ci fa fare il giro dei cunicoli della cantina, davvero bellissime ed enormi! Per concludere con l’assaggio di tre diversi vini.


Torniamo a Beirut.

La sera a cena proviamo un ottimo ristorante armeno.


Il giorno successivo vediamo ancora quelle poche cose che ci mancano: il museo nazionale, i bellissimi faraglioni e alcuni palazzi che testimoniano le guerre passate.















Il Libano ci ha davvero stupiti. Abbiamo visto alcune luoghi imperdibili, delle vere meraviglie, e siamo stati accolti da una popolazione estremamente cordiale e disponibile.

Un paese che ha avuto una storia travagliata e che merita di poter tornare a sorridere e fiorire e che tutti dovrebbero vedere una volta nella vita!



Al prossimo viaggio!

Cry e Enzo