martedì 6 marzo 2018

À bientôt Occitanie!


Dopo qualche anno di stop, ricominciamo i nostri weekend alla scoperta di città europee.
La nostra prima meta di quest’anno è Tolosa, nel cuore dell’Occitania.

Place du Capitole

Con un volo Easyjet (52 euro a testa) da Malpensa, arriviamo in poco più di un’ora. Ritiriamo l’auto alla Hertz (68 euro per 2 giorni) e ci dirigiamo verso il nostro hotel: il Royal Wilson. Comodissimo, a due passi dalla piazza del Capitole, il centro di Tolosa. Lasciata l’auto nel parcheggio dell’hotel e i bagagli in camera, usciamo a passeggio per la città, soprannominata “città rosa" per il colore rosato dei mattoni degli edifici e delle case.



Saint Sernin



Attraversiamo place Royal Wilson e vediamo già parecchie persone che affollano i vari locali. Passeggiamo per le vie fino a Place du Capitole, la piazza principale, circondata da begli edifici in mattoni e dominata dal Capitole, costruzione del XVI secolo che ospita il Municipio e il Teatro.


Saint Sernin

Arriviamo fino alla la basilica di Saint Sernin che, con il suo campanile ottagonale, è un vero capolavoro di arte romanica. Vediamo la cappella dei carmeliti, splendidamente decorata e poi riusciamo ancora ad entrare nel convento dei Giacobini, un gioiello di arte gotica della Linguadoca, con la sua bella chiesa in mattoni e il suo chiostro.


Indubbiamente dei bellissimi monumenti storici, ma quello che ci colpisce di più di questa città è la vita del centro storico, l’atmosfera frizzante e tranquilla allo stesso tempo che si respira per le vie. Ristoranti, teatri, bar, pub e locali notturni, tanta gente ama trascorrere il tempo fuori a godersi le giornate e la compagnia degli amici. Complice il clima piacevole, vediamo tantissime persone lungo il fiume a godersi gli ultimi raggi di sole, ammiriamo un bel tramonto sulla Garonna dal pont neuf.




Per cena abbiamo prenotato un ristorante tramite l’app di thefork, Le Cri de la Truffe. Il ristorante è molto carino, le sale si trovano all’interno di una cantina. Prendiamo un antipasto e un piatto a testa, acqua e un calice di vino (spendendo 52,50 in totale). La cucina è ottima, da provare il piatto tipico “cassoulet” a base di fagioli, salsiccia e anatra, buonissimo il formaggio st nectaire, una specie di fonduta con verdure di stagione.


 Dopo cena passeggiamo ancora un po’ per la città, andiamo a fare due passi lungo la Garonna e torniamo in hotel.




Il mattino seguente facciamo colazione in un caffè su Place du Capitole e partiamo per Albi.
Albi è un paesino sulle rive del fiume Tarn. Soprannominata “la città rossa” per via dei mattoni utilizzati per la costruzione degli edifici, Albi è una cittadina medievale davvero affascinante. È bellissimo passeggiare nelle strette vie tra antichi edifici.
Albi

Albi

Albi

La piazza centrale è dominata da un’antica cattedrale fortificata in mattoni, l'interno della cattedrale gotica di Sainte-Cécile, presenta ricche decorazioni: splendidi affreschi, un coro in stile gotico e molte statue.

Sainte-Cécile


Sainte-Cécile



Di fianco alla cattedrale, si trova il palazzo Berbie, antica sede vescovile, che oggi ospita il Museo Toulouse-Lautrec. Nel museo sono esposte molte opere dell'artista, nato ad Albi. Una bellissima e ricca collezione. Per pranzo ci “abbuffiamo” in un ristorante di fianco alla cattedrale.












Tarn


Lasciamo Albi e riprendiamo l’auto alla volta di Cordes-sur-Ciel.
Arrivando nei pressi di Cordes, scorgiamo dalla strada il paesino inerpicato su un cucuzzolo, ha tutta l’aria di essere un altro posto incantevole!

Cordes-sur-Ciel

Cordes-sur-Ciel

Abbiamo prenotato una stanza al Rue du Barri, appena fuori dalla città vecchia, in una bellissima casetta in pietra con le tipiche imposte azzurrine. La padrona di casa è gentilissima e ci fa accomodare nel nostro appartamento. C’è la camera, un salottino, una cucina e un bagno, inoltre c’è tutto l’occorrente per la colazione.
Rue du Barri

Cordes
La proprietaria ci spiega che la stagione non è ancora iniziata e quindi nel paesino troveremo tutto chiuso (ristoranti inclusi), ma non ci perdiamo d’animo ed andiamo subito a passeggiare per le ripide stradine in pietra. In effetti la maggior parte dei negozi, hotel e ristoranti sono chiusi, ma il paesino è davvero incantevole come avevamo immaginato. 


Cordes
Cordes

Cordes



















Passeggiamo tra le viuzze in un’atmosfera surreale, siamo quasi da soli, in giro c’è pochissima gente e possiamo apprezzare la bellezza di questo gioiello in piena tranquillità. Che pace. Scattiamo un po’ di foto e ritorniamo verso la parte più “viva” del paese (la parte bassa), dove ci sono un bistrot, un supermercato e una panetteria. Decidiamo di fare un po’ di spesa per mangiare direttamente in appartamento, visto che il pranzo ci ha davvero provati per abbondanza e pesantezza. Compriamo dell’ottimo formaggio francese e l’immancabile baguette.

Cordes
Cordes

i dintorni di Cordes-sur-ciel

Saint-Antonin


Il mattino dopo lasciamo Cordes-sur-Ciel nel silenzio assoluto e attraversiamo un bellissimo paesaggio di colline e campagne fino a Saint-Antonin-Noble-Val. Altro splendido borgo medievale. Attraversato il ponte sul fiume Tarn, ci addentriamo nel cuore del villaggio antico. Ci imbattiamo subito nella Cattedrale poi sulla piazza del Municipio. Continuiamo la nostra passeggiata tra le bancarelle del mercato, in mezzo ad antichi edifici.

Saint-Antonin

Saint-Antonin

Saint-Antonin

Saint-Antonin

Saint-Antonin

Saint-Antonin

Lasciamo Saint-Antonin e guidiamo fino a Montauban. Questo, di tutti i paesini visti, è quello che ci è piaciuto meno. Carina la piazzetta centrale circondata da bei palazzi in mattoni rossi con dei portici, ma sicuramente è una cittadina meno affascinante delle altre. Comunque, come tappa di avvicinamento all’aeroporto, in cui fare pranzo, va bene.

Montauban

Montauban

Nel primo pomeriggio, sotto una leggerissima pioggia, ci rimettiamo in strada e torniamo a Tolosa, direzione aeroporto. Lasciamo l’auto e aspettiamo di ripartire per Malpensa.
Il weekend è finito, ma abbiamo scoperto una zona della Francia che non conoscevamo e che ci è piaciuta moltissimo! Sicuramente torneremo, magari d’estate!

À bientôt Occitanie!
Cry e Enzo   

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